MUSICA 2007
di Lorenzo Casaccia
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un disco 
Best 2007
7.5/10
Shannon Wright "Let in the 
light"
7/10
Pissed Jeans "Hope for men"
Battles 
"Mirrored"
Armand 
Van Helden "Ghettoblaster" 
Battles - Mirrored
   Come suona il math-rock a quasi dieci anni di 
distanza, nel 2007? 
Rispondono i Battles di Ian Williams, che raccoglie da 
se stesso l'eredita' dei magistrali Don Caballero, soprattutto quelli 
kingcrimsioniani di "2", per un disco su Warp (e gia' la dice lunga che dalla 
Touch & Go si sia passati alla Warp). Stop & go, geometrie pazzesche, 
chitarre che passano da una cassa all'altra, volate di tastiera quasi alla 
Brainiac di buona memoria e dosi di elettronica ad aprire lo spazio. 
   
              
            Questa 
e' musica che realizza una operazione sulla struttura prossima a cio' che fecero i 
Tortoise di "TNT", andando cioe' a lavorare sul rock con l'approccio del 
jazz e il formalismo della classica. I brani vanno a cercare 
un riff, ci giocano, se lo palleggiano, lo nascondono dietro mille esposizioni diverse e 
sovrapposte.
Molto, ma molto, ma molto, frippiani. Comunque 
              
            
                 
               
               
                
     7/10 
Bjork - Volta
 E' tornata la regina del Pro Tools, la Bjork che disegna 
i dischi tra un viaggio e l'altro, gli fa fare un giro tra un paio di nomi d'oro 
(di quelli coccolati da The Wire in quel momento storico - furono i Matmos o 
Zeena Parkins per "Vespertine", e' Antony qui in "Volta"), e poi ci gorgheggia 
sopra. 
Sembra una ricetta spregiudicatamente commerciale ma finche' ad ogni 
disco si arrampica almeno una volta lassu' dove sbocciano le lacrime non ci 
lamentiamo; lo faceva nel 2001 con "Pagan Poetry", lo fa qui con "Wanderlust". 
Nella sua galleria personale, questo disco e' il piu' picchiato, il piu' 
ritmato (e per lo piu' di ritmi non ortodossi), carico di arrangiamenti 
strampalati, fiati, e koto giapponesi. 
                 
                  
                  
               
            
               
            
               
              
     6.5/10 
Dalek - Abandoned Language
 Un rock / hip-hop scuro come al solito, da digerire a 
fondo 
             ?/10 
Grinderman - Grinderman
 Un disco di punk blues violento e divertente. Cave alla voce porta 
un punto in piu', ma alla fine rimane un po' un divertissment  
                    
    6.5/10 
Osunlade - Elements Beyond
 Una strana house, un po' a meta' tra lo stile di Detroit 
e il mediorentaleggiante. Il voto e' da aggiornarsi un giorno, ad andarci piu' a 
fondo.  
             
               
  6/10 
Panda Bear - Person Pitch
 Rock psichedelico, folkeggiante da un fuoriuscito degli 
Animal Collective. A tratti sembra addirittura i Beatles di Sgt Peppers, 
ma con un suono molto piu' spazioso/spaziale. L'intera faccenda del 
weird folk meritera' un riascolto a bocce ferme. Ma 
forse ha ragione chi dice che in fondo i Flaming Lips andavano da queste parti 
15 anni fa 
          
                
                6.5/10 
Pissed Jeans - Hope For Men
 Rock giovanile e cattivo, come facevano i leggendari 
Jesus Lizard. Voce stravolta, chitarra e ritmica che spaccano. 
A loro modo 
irresistibili 
             
           7/10 
Armand Van Helden - Ghettoblaster
Torna AVH con un disco di house chiassosa, spaccona e 
irresistibile. Una pioggia di jack grezzi che seppellisce una carellata di 
canzoni in stile classico newyorkese. 
Nulla di che, ma meta' dei pezzi li 
faresti girare a nastro, a partire da "Playing House". 
                                           
7/10
Shannon Wright - Let In The Light
        Shannon ha un messo su famigia, e ora non e' piu' scossa, 
oscura, cattiva. Ora e' decisa, il piglio della madre, lascia entrare una luce inattesa nelle sue 
canzoni. Piano e chitarra sono piu' sicure, tagliano, disegnano, accarezzano. 
Shannon e' cresciuta. 
E che luce e', quella di "Steadfast and 
True", "You Baffle Me", "St Pete". 
Fatele largo 
7.5/10
© Lorenzo 
Casaccia